Il Governo
dei/delle migliori.
Riassunto
Leggo con freddezza i nomi che compongono il ‘Governo dei Migliori’: la governance è, al solito, ben stretta nelle mani di pochi uomini, di acclarata competenza: economisti, manager bocconiani, banchieri…
Una solida cintura di sicurezza volta a garantire l’operato dello straordinario Capo del Governo, finalizzata a scoraggiare i demolitori di turno che non hanno esitato a far fuori una brava persona ed un’interessante sperimentazione politica, rischiando, per le proprie personalissime ambizioni, di affossare il Paese.
Seguono nomi di (troppi) altri uomini, per lo più politici di professione: anche il potente Draghi ha dovuto fare i conti con il triste establishment politico che condiziona da decenni la politica italiana e caratterizza i partiti, permeati da una coriacea cultura maschilista che detta le sue leggi.