INIZIATIVE NO OVOVIA

Punto Franco si oppone al progetto dell’Ovovia Carso-Barcola-Centro città ritenendo che sia un’opera inutile per risolvere i problemi di traffico, dannosa dal punto di vista ambientale, non rispettosa della normativa vigente e uno spreco di soldi pubblici.

In questi mesi ci siamo impegnati accanto al Comitato No Ovovia per impedire che questa opera venga realizzata.


Cabinovia di Trieste, Russo: “Secondo il ministero della Cultura l’impatto dell’opera non è sostenibile: ecco le carte”

da Il Piccolo - 25 gennaio 2024

Come mai nell’autunno scorso il sindaco Roberto Dipiazza diceva di voler “mettere in riga” i tecnici del ministero della Cultura in merito alla cabinovia? L’ha svelato oggi, mercoledì 24 gennaio, la conferenza stampa del consigliere regionale del Partito democratico Francesco Russo, in cui sono stati esposti i pareri sull’opera della soprintendenza regionale e dei comitati alle Belle Arti e al Paesaggio, massimi organi tecnici del Ministero della Cultura.Secondo i documenti, che il Comune ha in mano da diversi mesi ma che soltanto oggi vengono resi pubblici, l’impatto dell’opera sul Porto vecchio non sarebbe sostenibile, rendendo necessario ricorrere ad alternative. Di fatto, le stesse considerazioni espresse nei mesi scorsi dall’assessore alla cultura Giorgio Rossi e dal sottosegretario Vittorio Sgarbi.Ecco un significativo estratto della relazione conclusiva dei comitati congiunti: “Tutti i membri dei comitati manifestano numerose e forti perplessità in relazione al progetto presentato, che appare poco connesso ai valori del territorio e sembra voler inseguire una chimera tecnologica piuttosto che proporre una ricerca di soluzioni progettuali adeguate”.Prosegue poi il testo: “Risultano irrisolte molte problematicità sia dal punto di vista della compatibilità con il luogo sia dal punto di vista della mobilità poiché non si propone nessun alternativa possibile ai numerosi giorni previsti, e per giunta non programmabili, di inattività dell’impianto, a causa dei forti venti della città. Non risulta inoltre che siano state portate avanti le necessarie varianti agli strumenti di pianificazione urbanistica e non risulta inoltre mai citata la rete “Natura2000””.Per il consigliere Russo si tratta di “una pietra tombale” sull’opera: “Se vivessimo in un mondo normale queste parole dovrebbero mettere una definitiva parola “fine” sul progetto di ovovia a Trieste”.Le osservazioni degli organi, prosegue, “confermano quanto il comitato No ovovia e l’opposizione dicono fin dal primo giorno” sui rischi del vento, sull’inefficacia nell’ambito della mobilità, sulla necessità di pensare un’alternativa su rotaia:“La buona notizia è che questi pareri confermano che, volendo, la politica triestina è ancora in tempo per andare a Roma con un’unica voce e chiedere che i fondi stanziati vengano impiegati su un progetto diverso. La giunta ha testardamente inseguito un progetto che fa buttare alla città 64 milioni, io ho detto da subito che quei soldi andavano spostati su un progetto più sostenibile. Ora lo spiraglio c’è, perché l’Italia ha interesse a non sprecare quelle risorse: siamo in grado di cantierare un progetto veloce alternativo, chiedo al sindaco Dipiazza di farlo”.

OVOVIA. RUSSO (PD): SINDACO TS HA TACIUTO SU BOCCIATURA GOVERNOACON – Agenzia Consiglio Notizie – Trieste, 24 gen – “L’ovovia proposta dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha ricevuto una sonora bocciatura da parte dei consulenti del Governo e questo il primo cittadino lo sapeva. Ha tuttavia preferito tacere e nascondere questo fatto determinante ai suoi cittadini”.Lo afferma in una nota il consigliere regionale, Francesco Russo (Pd), intervenuto oggi in una conferenza stampa durante la quale ha presentato documenti inediti “che testimoniano la sostanziale bocciatura da parte del Governo del progetto dell’ovovia sostenuto dalla Giunta comunale di Trieste e da quella regionale”.“Attraverso un accesso agli atti – prosegue l’esponente dem – ho potuto visionare i documenti che i due massimi comitati scientifici del ministero della Cultura hanno elaborato sull’ovovia. Il risultato è incredibile, anche se molto simile a quello che abbiamo continuato a dire in questi due anni: una bocciatura totale dell’ovovia soprattutto per quanto riguarda la sua compatibilità con Porto Vecchio. Viene detto che non ci possono essere piloni, non ci possono essere cabine e anche le stazioni di arrivo e di partenza non sono compatibili con quel complesso architettonico, e che c’è un grave problema di tipo ambientale”.“Non lo dice il Centrosinistra, non lo dicono i comitati, lo dicono i maggiori esperti nazionali che sono i consulenti diretti del ministro Sangiuliano che in qualche maniera è obbligato a tener conto di queste segnalazioni”, continua Russo.“Dico al sindaco Dipiazza che è venuta l’ora di raccontare la verità, perché lui sapeva, aveva già questi documenti da ottobre dello scorso anno e li ha tenuti nascosti a noi e ai cittadini. Oggi prendiamo atto che è chiusa definitivamente la vicenda dell’ovovia, così come era stata proposta.C’è inoltre una cosa interessante: il ministero parla esplicitamente di un’alternativa. Parla del tram come di un’alternativa da realizzare in Porto Vecchio. Questo – conclude il consigliere – credo sia il modo per evitare di perdere i 64 milioni che altrimenti sarebbero una grandissima responsabilità del sindaco di Trieste e della sua Giunta”.


Anche la 55^ edizione della Barcolana è stata un'occasione per ribadire il nostro No all'Ovovia.Nelle foto, l'equipaggio del Barkino "No Ovovia" (al centro Roberto Mandler consigliere circoscrizionale Lista Russo Punto Franco) e il presidio all'Obelisco (tra i partecipanti il consigliere comunale Giogio Sclip e il consigliere circoscrizionale Pier Luigi Carotenuto)


La mattina del 27 settembre si è tenuta una conferenza stampa del Comitato No-Ovovia presso il Faro della Vittoria. Tutti i presenti si sono poi spostati al cantiere dove si stava carotando in corrispondenza del previsto pilone su via Braidotti. Il dispiegamento delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa impediva il passaggio ma, dopo una trattativa, si è ottenuto in piccoli gruppi di visionare il sito del sondaggio. Oltre al Comitato No-Ovovia e ai tanti sostenitori, erano presenti i consiglieri regionali Francesco Russo e Giulia Massolino ed i consiglieri comunali Giorgio Sclip e Alessandra Richetti. 

"Quello che sta succedendo oggi in strada del Friuli è in linea con quanto successo lunedì ad Opicina. Come ho avuto già modo di dire questa è la diretta conseguenza di un'amministrazione comunale che ha completamente fallito nel mantenere un dialogo con i cittadini in particolare nella gestione delle opere. Ed è una sconfitta per tutta la città!" - Giorgio Sclip


da Il Piccolo – 26 settembre 2023


C'E' QUALCOSA CHE NON VA...Stamattina Opicina è stata "invasa" da forze dell'ordine (con relative spese a carico dei contribuenti) per scortare la Ditta incaricata di fare i sondaggi necessari alla redazione del progetto dell'ovovia, in zona via del Calcare.Arrivati sul posto alcuni residenti hanno fatto molto cordialmente presente come la strada su cui i mezzi dovevano transitare fosse privata. Per oggi fine della storia.Mi stupisco di come il Comune di Trieste possa non sapere che quel tratto di strada fosse privato. Non credo si aspettassero di trovare steso un tappeto rosso, ma almeno informarsi...Ero anch'io sul posto insieme e Roberto Mandler di Lista RUSSO Punto Franco a vigilare su quanto accaduto e a manifestare sostegno e vicinanza a persone che conosco da anni e che fanno parte di quella comunità di Opicina che in larga parte è contraria a questo insostenibile progetto e da oltre 7 anni chiede inascoltata la ripartenza del tram, vero motore di questo borgo carsico.Persone che hanno appreso dell'intenzione del Comune di realizzare di fronte alle loro case un'opera che porterà un aumento del traffico, ulteriore cementificazione per posteggi e che sostanzialmente stravolgerà la viabilità della zona e delle loro vite.Vedere schierati mezzi e forze dell'ordine oggi ad Opicina, così come nei giorni scorsi in strada del Friuli per le medesime finalità, mi ha rattristato molto perché significa che l'attuale amministrazione comunale ha fallito!Ha fallito in un aspetto fondamentale quello del rapporto con i cittadini necessario e imprescindibile per realizzare opere così impattanti per il territorio.Giorgio Sclip - 25 settembre 2023


VAL DI FASSA (LUGLIO 2023)Cade una cabina ed ecco alcuni titoli di giornale:- Tempesta in Alto Adige, cade cabina. L'esperto di funivie: "La soluzione? Disboscare gli alberi intorno".- Tempesta in Alto Adige: cade cabina dell'impianto di risalita al Lago di Carezza, turisti bloccati in vetta anche nel Latemar.Due semplici osservazioni riferite alla folle idea di ovovia a Trieste che dovrebbero servire, perché imparare dagli errori si può, anzi si deve:- visto come sta cambiando il clima, credo che parlare di tempesta diventerà purtroppo una cosa sempre più ordinaria. In val di Fassa si parla di vento fino a 100km/h, la bora a Trieste mi risulta superi di molto queste velocità. O le cose sono cambiate?- che la soluzione sia disboscare gli alberi intorno, mi sembra sia una di quelle classiche soluzioni che creano più problemi che benefici.Specialmente in terreni fragili e dove c'è un grande rischio di idrogeologico. Strada del Friuli a Trieste vi ricorda qualcosa?Fortunatamente buone notizie sono giunte dall'ultima conferenza stampa del Comitato NO Ovovia, che cerca di riportare tutti con i piedi per terra prima che ci si faccia male per davvero.Anche noi di Lista RUSSO Punto Franco siamo impegnati in questa battaglia di buon senso che alla fine, ne sono convinto, fortunatamente prevarrà!Giorgio Sclip - 28 luglio 2023


I CONTI CONTINUANO A NON TORNARE O FORSE SI, MA NON MI CONVINCONO...5.200 persone in un solo giorno in occasione della tappa decisiva del Giro d'Italia con la cabinovia del Monte Lussari è certo un bel risultato che non può che confortare anche i sostenitori della causa della cabinovia molo IV - posteggio davanti alla centrale elettrica e vicino al distributore di benzina (ormai chiuso) ad Opicina.Avere 13.000 persone che utilizzeranno la cabinovia tra Trieste e Opicina non sarà facile, ma è certamente possibile!È sufficiente organizzare ogni giorno tra centro città e Carso due eventi importanti in contemporanea e il gioco è fatto.Ecco alcune ipotesi:

  1. tappa del Giro d'Italia in centro e la Rampigada Santa in zona Obelisco
  2. Barcolana - forse può bastare, da sola richiama un numero sufficiente di persone e se il tram di Opicina continua a non funzionare...
  3. quattro navi da crociera presenti in città e un concerto dei Sardoni Barcolani Vivi sul quadrivio di Opicina che funga da attrattore
  4. adunata nazionale degli alpini e almeno 70 nuove Osmize in zona Opicina
  5. Finale del torneo Voleada in palestra a Opicina con contemporanea chiusura della strada per Corsa Trieste-Opicina che obblighi tutti a salire sugli ovetti per godersi gli eventi.

AVETE ALTRI SUGGERIMENTI? FORSE POTREBBERO ESSERE UTILI Giorgio Sclip - 30 maggio 2023


OVOVIA CARSO-BARCOLA-CENTRO CITTA'

L'attuale amministrazione comunale ha deciso di costruire una cabinovia sul percorso Opicina - Porto Vecchio - Centro Città con un progetto dal forte impatto ambientale ed economico. Nonostante le continue richieste dei cittadini e delle opposizioni, non è mai stato indetto un referendum consultivo ed è sempre stato rifiutato un confronto costruttivo. Ad aprile 2023, insieme a Francesco Russo, abbiamo deciso di chiedere ai cittadini e alle cittadine cosa ne pensassero sottoponendo un questionario. In pochi giorni abbiamo ricevuto oltre 1400 risposte. Ecco i risultati:

Con che frequenza ti sposti tra Trieste e il Carso?

Per quale motivo ti sposti tra Trieste e il Carso?

Che mezzo utilizzi?

Che percorso fai?

Al posto dei mezzi attualmente da te utilizzati, sceglieresti la cabinovia?

Perché?


Ecco il mio intervento durante il Consiglio Comunale straordinario sul tema dell'ovovia.Impianto che potrebbe venir realizzato e in gran parte finanziato dall'Unione Europea se solo rispondesse ai vincoli imposti quali migliorare il trasporto pubblico di massa dei triestini e delle triestine senza contestualmente arrecare danni all'ambiente.Purtroppo palesemente questo progetto non risponde ai requisiti richiesti e questo porterà (in maniera non indolore per l'amministrazione) ad archiviare la pratica, perdendo però una grande occasione di vero sviluppo.I molti interventi e le domande dei consiglieri e consigliere di opposizione hanno trovato - oltre che una completa mancanza di rispetto e attenzione da parte del Sindaco per loro ma soprattutto per le molte persone in piazza sotto la pioggia - un imbarazzante silenzio politico prima che tecnico nelle risposte.Pochi gli interventi dai banchi della maggioranza in grave difficoltà a motivare una scelta assurda e inutile ma sulla quale si è deciso evidentemente di fare quadrato.A che scopo? Situazione imbarazzante che purtroppo non porterà nulla di buono per la nostra città...Giorgio Sclip - 8 dicembre 2022Guarda il video

CONSIGLIO COMUNALE AD HOC SUL TEMA DELL'OVOVIAIeri la mobilitazione ad Opicina, la scorsa settimana la richiesta di convocare un Consiglio Comunale per trattare il tema dell'ovovia finora inspiegabilmente estromesso dal dibattito in questa sede.L'occasione sarà utile a fare emergere le responsabilità di chi continua ad ostinarsi ad impiegare energie e risorse pubbliche in un'opera inutile, impattante e insostenibile, destinata peraltro ad arenarsi come è sempre più chiaro a tutti."Ma credi davvero che convocheranno questo Consiglio?" mi chiedono in molti.Rispondo con la puntuale analisi del mio collega Alberto Pasino di Lista RUSSO Punto Franco in Consiglio Comunale che della materia ha certo massima padronanza.Giorgio Sclip Il dibattito politico, tantopiù su temi divisivi quali l'Ovovia, deve svolgersi in un quadro di corretto esercizio delle prerogative istituzionali degli organismi in cui esso ha luogo. Le disposizioni disciplinanti le sedute consiliari richieste dalla minoranza debbono dunque essere attuate nel pieno rispetto della legge. Di ciò è garante il Presidente del Consiglio comunale.Si affaccia ora una questione che necessita di uno sguardo scevro da pregiudiziali ideologiche e che se trattata in modo erroneo rischia di invischiare le istituzioni, prima tra tutte il Presidente del Consiglio, nell'aspro dibattito attorno all'Ovovia.Alcuni giorni orsono le forze di opposizione hanno depositato una richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio comunale per dibattere di alcune questioni concernenti l'Ovovia, innescando cosi l'obbligo, imposto al Presidente del Consiglio dall'art. 47 u.c. dello Statuto del Comune, di "convocare il Consiglio entro venti giorni dalla richiesta".Tutto semplice? In realtà no.Ha avuto infatti nei giorni scorsi luogo un dibattito in Capigruppo in cui taluni affermavano sia sufficiente entro i venti giorni avvenga la sola convocazione ma non anche la relativa seduta e altri (ed io tra costoro) che invece sostenevano entro tale termine debbano aver luogo sia la convocazione che la riunione. Per argomentare la mia opinione ho spiegato che secondo me sulla disposizione comunale deve prevalere l'art. 39 co. 2 del Testo Unico Enti Locali a norma della quale il Presidente "è tenuto a riunire il Consiglio in un termine non superiore ai venti giorni". Ciò non solo in quanto quest'ultima regola è posta da una legge dello Stato, che è gerarchicamente sovraordinata allo Statuto comunale e dunque su di esso prevalente, ma anche perché se così non fosse si frustrerebbe la finalità dell'istituto, che è quella di consentire che anche una minoranza possa veder discussa dal Consiglio una tematica a essa cara, senza il timore che il Presidente fissi entro venti giorni la relativa seduta, ma la faccia riunire a grande distanza dalla formulazione dell'istanza, quando la tematica potrebbe aver perso la propria urgenza o addirittura la propria rilevanza.Successivamente al dibattito ho appreso dell'esistenza di un parere del Ministero degli Interni del 18 maggio 2017 il quale chiarisce in proposito - posto ve ne sia bisogno - che "la formulazione letterale della norma" contenuta nel TUEL "lascia desumere che, nell'arco temporale di venti giorni, decorrenti dalla presentazione della richiesta, debbano svolgersi sia la convocazione che la materiale seduta consiliare".Ora la palla è al Presidente del Consiglio comunale. Auspico una decisione rapida e in linea con lo spirito dell'istituto che consenta al Consiglio di dibattere senza ingiustificati ritardi dell'Ovovia come chiesto dalla minoranza, a scongiurare il rischio che, come previsto dall'ultimo comma dell'art. 39 de TUEL, a fronte dell'inerzia del Presidente debba provvedere il Prefetto.Alberto Pasino - 20 novembre 2022