Alberto Pasino, Consigliere Comunale Lista Russo Punto Franco e Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Trieste nell’anno 2023
RELAZIONE DI ALBERTO PASINO SULLA COMMISSIONE TRASPARENZA
Con atto trasmesso al Presidente del Consiglio Comunale il 10 gennaio 2024, il Consigliere Comunale Lista Russo Punto Franco Alberto Pasino ha svolto la relazione prevista dal Regolamento consiliare per illustrare i contenuti dell’attività svolta nell’anno di sua presidenza della Commissione Trasparenza.
La relazione spiega le regole che hanno ispirato l’azione della Commissione, le attività specifiche che sono state svolte, gli ostacoli incontrati nel corso del cammino e le proposte perché simili impedimenti non abbiano nuovamente a esser frapposti alla sua attività.
Con oltre due mesi di ritardo rispetto alla sua presentazione, solo il 18 marzo, ne è stata calendarizzata la discussione in Consiglio, prevista dall’art. 15 co., 4 del Regolamento, il quale stabilisce che può essere illustrata per un tempo massimo di 20 minuti, seguendovi un dibattito in cui ciascun consigliere può intervenire, per un tempo massimo di 15 minuti complessivi per ciascun gruppo.
Per ragione di sintesi Alberto Pasino ha impiegato nell’esposizione al Consiglio meno tempo rispetto a quello assegnatogli, tralasciando ad esempio la parte relativa alla specifica esposizione delle singole sedute, essendone riferito nella relazione che i Consiglieri potevano consultare tra i materiali d’aula. Ne è seguito un breve dibattito in cui le forze d’opposizione hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto nel corso dell’anno. Poi è successa una cosa mai in precedenza avvenuta. Senza che ciò sia previsto da alcuna disposizione regolamentare il Presidente del Consiglio ha svolto una lunga e dettagliata controrelazione, addirittura prendendo posizione su aspetti che il Consigliere Pasino, per le citate ragioni di sintesi, non aveva illustrato.
Alcuni consiglieri sono usciti dall’aula, non senza rimarcare la gravità di quanto stava succedendo. Il Capogruppo Lista Russo Punto Franco Altin ha esortato il Presidente a dimettersi e il Presidente ha, incredibilmente, invitato i Vigili ad allontanarlo. Al Consigliere Lista Russo Punto Franco Sclip è stata negata la parola. Il Consigliere Adesso Trieste Laterza ha chiesto di parlare per mozione d’ordine, ma il Presidente Panteca ha interrotto i lavori. A nulla vale la giustificazione che questi ha portato a sostegno del suo estemporaneo intervento: dichiarando che esso era giustificato dal fatto d’esser stato attaccato ha fatto indiretto riferimento al fatto personale, che tuttavia è applicabile solo ai consiglieri e non anche al Presidente, concerne eventualità in cui l’attacco subito non abbia contenuto politico e, soprattutto, limita a due minuti l’intervento, limite ampiamente esondato da una relazione che ha preso il doppio del tempo della relazione del Consigliere Pasino.
La relazione di fine mandato del nostro consigliere si incentra sull’amore per le regole, regole che sono il presidio per il dialogo democratico e che nel corso del 2023 il Presidente del Consiglio ha sistematicamente violato, arrivando addirittura a minacciarlo, allorché si desiderava parlare in Trasparenza della questione Euro&Promos, di azione alla Corte dei Conti. E diversi esponenti della maggioranza, tra i quali un Assessore, si sono fatti scudo dei suoi errori interpretativi, per disertare gli inviti a relazionare in Commissione.
I fatti del Consiglio del 18 marzo sono il triste epilogo di una vicenda che offende chiunque abbia a cuore la democrazia. Il Presidente del Consiglio, arrogandosi in diritto di svolgere una controrelazione non prevista da alcuna norma, ha dimostrato che secondo lui l’arbitro, se non gradisce il risultato, può prendere la palla e giocare, cacciando dal campo quelli che egli ritiene essere i propri avversari. Così dimostrando non già di essere organo espressione della maggioranza, ma di essere il Presidente della maggioranza e di non meritare di esercitare la funzione improvvidamente assegnatagli nel 2021.
Se Mosca piange, Trieste non ride.
Dichiarazione di Alberto Pasino a Telequattro
Leggi la relazione qui
PRESIDENZA DELL'AUTORITA' PORTUALE
La nomina del successore di D’Agostino alla guida del Porto deve essere per legge improntata a criteri di comprovate competenza ed esperienza nel settore.
I consiglieri comunali di Lista Russo Punto Franco hanno presentato una mozione urgente in Comune perché il Sindaco e la Giunta sollecitino Governo e Presidente della Regione affinché la nomina di Commissario e quella del Presidente risponda a tali indefettibili criteri.
Occorre scongiurare che succeda di nuovo quanto già accaduto con la nomina di De Sanctis alla presidenza di Esatto, nomina per la quale non aveva i titoli…
Ma la nostra richiesta di urgenza è stata bocciata, così come quella della mozione Punto Franco sul Silos e della mozione Adesso Trieste e Punto Franco su Wartsila.
Allora quali saranno le urgenze della nostra città per questa Amministrazione?
Leggi la mozione qui
EMERGENZA SILOS
Nelle ultime settimane l’Amministrazione Comunale sembra essersi improvvisamente accorta della situazione di emergenza in cui versa il Silos.Sarà per l’appello lanciato al Presidente della Repubblica, sarà per la prossima visita del Papa, negli ultimi giorni il Sindaco ha dichiarato che i migranti verranno trasferiti all’Ostello Scout di Campo Sacro.Paolo Altin, Capogruppo Lista Russo Punto Franco, ha dichiarato: “La mia posizione su questa soluzione è critica.L’Ostello Scout rappresenta uno dei pochi luoghi per le attività all’aria aperta destinata ai ragazzi e giovani, scout e non scout. Ragazzi e giovani che dopo il periodo Covid hanno bisogno della nostra attenzione e della nostra vicinanza come non mai.Sottrarlo alle attività educativa, non è giusto. Lo si farebbe per una finalità nobile, certo. Ma non è giusto.E lo si vuole fare solamente perché rappresenta una “scorciatoia” per fare sì che né il Presidente Mattarella, ad aprile, né il Papa, a luglio, possano anche solo casualmente incappare nello scempio del Silos. Come si dice: “Occhio non vede…”.Dopo anni di inattività, questa è la soluzione. E io, nonostante sia una voce fuori dal coro, dico che non basta. Che non sono soddisfatto di chi amministra la mia Città. Che si può e si deve fare meglio.In sintesi, che per fare una cosa giusta non è necessario farne una sbagliata.“
Link all’Appello al Presidente Mattarella
Link al servizio sulla Conferenza Stampa dell’opposizione di Trieste Café del 6 marzo
I consiglieri Punto Franco della VI circoscrizione al banchetto a S. Giovanni
SANITA' PUBBLICA
Punto Franco ha scelto di aderire alla proposta del Coordinamento per la Difesa della Sanità Pubblica a Trieste di essere presenti in piazza per informare su quanto sta cambiando e cambierà in seguito a importanti scelte di ASUGI, per allertare su rischi e criticità che via via si sono evidenziate pubblicamente sia nella sanità territoriale come in quella ospedaliera, ma anche per ascoltare i cittadini e denunciare le carenze, le difficoltà, le impossibilità di accedere al Sistema Sanitario pubblico e le spinte palesi a rivolgersi alla sanità privata.
I banchetti inizieranno il 12 marzo. Si terranno il martedì e il giovedì, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, e il sabato mattina, dalle 10 alle 12. Saranno Campo San Giacomo, Viale XX Settembre (zona fontana), Via Valmaura 7, Borgo San Sergio (piazza XXV aprile), P.le Gioberti (S. Giovanni), Piazza Tra i Rivi (Roiano)
Vi invitiamo anche a partecipare al sondaggio volto a valutare i servizi del sistema sanitario del nostro territorio. Le risposte ci aiuteranno a comprendere meglio le esigenze della comunità e ad identificare le aree in cui possiamo chiedere a chi governa la Regione di migliorare i servizi sanitari.
GUARDARE AL PROPRIO ORTO
In visita a Roma, il Sindaco Dipiazza non ha resistito alla tentazione di commentare la situazione in cui versano le strade di Roma con un post Facebook. Quello che ha tentato maldestramente di esprimere è davvero molto grave.
In primo luogo, è quantomeno imbarazzante che chi ha deliberatamente scelto di non fare nulla per i migranti del Silos pubblichi immagini di persone costrette a vivere sulla strada.
In secondo luogo, come può criticare marciapiedi sconnessi, lavori eterni, buche sulla strada di un’altra città vista la pessima situazione in cui versa la nostra Trieste.
Le segnalazioni che continuiamo a ricevere sono qui a ricordarlo!
«Per il mio compleanno, il 1 febbraio, ci sarà il tram»
Ripubblichiamo lo stesso post scritto un anno fa. Purtroppo nulla è cambiato. Se non l’allungarsi dei giorni di chiusura del servizio…
Era il 6 novembre 2021 quando il Sindaco Dipiazza dichiarava gaudente a Telequattro di volersi fare un regalo per il compleanno: la ripartenza del Tram di Opicina. Purtroppo il Sindaco si era dimenticato di indicarci l’anno in cui avrebbe festeggiato il genetliaco con la ripartenza del nostro tram.Anche questo 1° febbraio, speranzosi di essere nell’anno giusto, abbiamo atteso invano tram e Sindaco con una torta ma… al capolinea di Piazza Oberdan il nulla si è mosso.Mentre continuiamo ad aspettare il tram facciamo i nostri migliori auguri al Sindaco per i suoi 71 anni!!!
PS. Il nostro amato tram si è fermato il 16 agosto 2016 e da allora sono passati quasi otto anni. Un’eternità. Le responsabilità di questo ormai mitologico ritardo sono da attribuirsi, secondo l’Amministrazione Comunale, sempre ad altri soggetti. Perché quando c’è da attribuirsi un merito la Giunta si affretta a convocare conferenze stampa ma quando al contrario c’è da riconoscere delle responsabilità, si guarda sempre altrove
Il Piccolo - 1 febbraio 2024
IL CASO ASILO DI ROIANO
Sono state aperte le iscrizioni ai nidi e alle scuole dell’infanzia comunali per l’anno 2024-2025 ma il nuovo asilo nido di Roiano che il sindaco, tronfio, ha definito “modernissimo” solo qualche giorno fa, non è tra le strutture a cui accedere.
A dicembre 2021 veniva dichiarato che la struttura sarebbe stata pronta a settembre 2022, con l’Assessore Lodi che ad ottobre affermava “il cantiere di Roiano non ci ha dato problemi (…) siamo in dirittura di arrivo”, mentre ci ritroviamo a gennaio 2024 senza sapere quale sarà con precisione il destino di questo asilo.
Con buona pace delle famiglie dei potenziali sessanta bambini e bambine che avrebbero trovato nella struttura un importante luogo di socialità e crescita.
Già ad agosto 2023 avevo chiesto quando l’asilo sarebbe stato aperto, depositando un’interrogazione. La risposta alla mia domanda da parte dell’assessore De Blasio non è ancora arrivata. Il 19 gennaio 2024 ho depositato una domanda di attualità che spero abbia maggiore fortuna.
Trovo che questo comportamento dell’Amministrazione Comunale rechi un grave danno alle famiglie che per l’ennesima volta devono cercare un servizio al di fuori del territorio in cui vivono, con i comprensibili disagi, come se già le fatiche della vita famigliare non fossero sufficienti.
Un altro elemento che desta preoccupazione riguarda il soggetto che gestirà questa struttura. Viene ipotizzata da alcuni una gestione completamente in appalto con personale esterno al Comune di Trieste. Una scelta che, se confermata, va contrastata duramente e che rischia di produrre ulteriori lavoratori sottopagati in un ambito così delicato come quello della cura e dell’educazione dei più piccoli.
Paolo Altin
STADIO ROCCO: CONCERTI O PLAY-OFF?
La Giunta non ne azzecca una e ormai il sindaco ha le allucinazioni. Già da qualche tempo i siti specializzati avevano annunciato la disponibilità dei biglietti per il concerto di Sfera Ebbasta a Lignano il 15 giugno. Del tutto improbabile, quindi, che la nostra Regione ospitasse due eventi a distanza così ravvicinata. La scelta di Lignano è indice del fatto che la “piazza” di Trieste sta risultando non più credibile per chi si occupa di grandi eventi. D’altra parte non gli si può dare torto: il Sindaco non ci ha ancora detto se i concerti di Ultimo e Pezzali si terranno come previsto oppure saranno annullati per fare post ai play-off. Si faccia chiarezza per rispetto dei tifosi e degli appassionati dei concerti.
Paolo Altin
MEGLIO TARDI CHE MAI
Non so cosa sia cambiato, o se quanto sta succedendo sia solo un caso, ma ormai il fenomeno è evidente a tutti.
Il repentino cambio di passo che da qualche tempo è stato adottato da chi amministra la città è tanto inaspettato, quanto gradito. Evidentemente si è capito che il coinvolgimento dei cittadini è un aspetto imprescindibile per chi si pone al servizio della collettività. Ed è così che da qualche tempo si sente parlare di sondaggi con oggetto le principali opere pubbliche da realizzare con finanziamenti pubblici.
Per ripensare la riviera di Barcola, Comune e Regione fanno addirittura a gara e ne propongono due diversi, segno che nessuno vuole rinunciare ad ascoltare la voce dei triestini e delle triestine. Non sembra vero! I prossimi sondaggi riguarderanno la volontà o meno di far ripartire il Tram di Opicina, pensare l’area del Porto Vecchio, la nuova piscina terapeutica, decidere come agire per migliorare le indegne condizioni di chi è costretto a passare le giornate nel Silos, gestire situazioni molto pesanti come i continui ridimensionamenti di scuola e sanità e addirittura se a giugno allo stadio Rocco si vogliono vedere i concerti o i play-off dell’Unione. Sondaggi molto attesi sono anche quelli che interesseranno ogni rione con l’obiettivo di provare a realizzare quello che serve davvero per il territorio, come ad esempio per tentare di gestire e dare vita alla nuova piazza di Roiano, l’ex Pavan a San Giacomo e al giardino di via San Michele. Non ci credo ma si vocifera anche di un sondaggio per cogliere le emozioni che provocano il passaggio in centro città dei magnifici e colorati TIR con le loro “lucete”.
Cambio di passo anche sull’ovovia, opera inutile e insostenibile, e per questo più discussa e divisiva. Essendosi resa conto della distanza tra intenzioni dichiarate e volontà popolare, inaspettatamente ma con grande senso di responsabilità l’Amministrazione Comunale ha deciso di fare propri i sondaggi esistenti che sono quello commissionato da Francesco Russo e condotto da Ixè e quello organizzato da Punto Franco.
E l’opera non si farà. Meglio tardi che mai.
Giorgio Sclip
Pubblicato su Il Piccolo – Rubrica Segnalazioni – del 15 gennaio 2024
INAGIBILITA' DI CAMPO COLOGNA
Quanto accaduto a Campo Cologna è l’ennesima prova del pessimo stato in cui versano gli impianti sportivi della città.
Ricordo che l’Atletica ha il terzo numero di tesserati dopo basket e pallavolo e solo a livello cittadino sono circa 2.600. Pertanto chi non potrà allenarsi a Campo Cologna necessariamente dovrà spostarsi al Grezar che si troverà probabilmente in sovraccarico.
Parlando poi del Grezar, l’omologazione della pista di atletica è scaduta il 23.11.2023 e l’anello non può essere utilizzato per competizioni ufficiali con un grave danno per le atlete e gli atleti che dovranno attendere mesi per il nuovo tracciato e ciò soltanto grazie ad un intervento della Regione che ancora una volta corre in soccorso di una Amministrazione Comunale che non fa i compiti per casa.
Da tempo viene segnalato, infine, il fatto che al Grezar non siano agibili gli spogliatoi e pare che il Comune giustifichi la situazione sostenendo che non ci sono i soldi per fare le pulizie.
Pochi giorni fa Dipiazza ha dichiarato che Trieste è una città che corre. Peccato che, lo dico con amarezza, a Trieste le gare di atletica non si possano fare.
Paolo Altin
SITUAZIONE SILOS
Mi fa piacere che l’aver per la prima volta portato rappresentanti del Consiglio comunale all’interno del Silos abbia aperto un dibattito forte attorno alle condizioni di vita indegne delle persone che vi pernottano.
Confido che la città sappia trovare una soluzione degna e coerente con le proprie radici cristiane.
Alberto Pasino
DIMESIONAMENTO SCOLASTICO
A giugno il Governo ha disposto il dimensionamento scolastico attraverso la riduzione degli istituti comprensivi. Molte regioni hanno presentato ricorso. Ma non la nostra. E il Comune ha semplicemente obbedito senza sollevare obiezioni.
Naturalmente come Lista Russo Punto Franco ci opponiamo a questo dimensionamento che ha pesanti ricadute su tutti: studenti, insegnanti, famiglie, dirigenti,…
Di seguito riportiamo l’intervento del Consigliere di Lista Russo Punto Franco Giorgio Sclip, durante il Consiglio Comunale del 20 novembre 2023.
“Marco ha tredici anni, e su di lui le conseguenze del periodo Covid si fanno ancora sentire. È molto chiuso e fa fatica a entrare in una relazione con i coetanei ai quali preferisce la compagnia del suo telefonino. La scuola è per lui l’unica occasione di incontro e di confronto con ragazzi della sua età. I professori hanno ben chiaro il problema e lavorano per creare intorno a lui situazioni che favoriscano l’incontro proponendo anche lavori di gruppo pomeridiani per lo svolgimento dei compiti a casa. Per gli insegnanti è lavoro supplementare che spesso non è né valutato né riconosciuto formalmente. Ma è fondamentale per far crescere questi ragazzi.
Con il decreto interministeriale n. 127 del 30.06.2023 il Governo ha disposto il dimensionamento scolastico attraverso la riduzione degli istituti comprensivi e quindi dei dirigenti scolastici. A livello nazionale si parla di 827 dirigenti in meno entro il triennio 2024-2027.
La nostra Regione ha accolto la decisione (ma siamo o non siamo una Regione a Statuto speciale?) a differenza di altre che hanno presentato ricorso, chiedendo al Comune di Trieste quali istituti coinvolgere. E il Comune ha semplicemente obbedito senza sollevare obiezioni.Ho sentito dire che i tagli sono un’opportunità.
Sono un ingegnere e osservo che durante i periodi di crisi industriale, se si vuole ripartire più forti di prima, bisogna investire non tagliare. Altrimenti si perde qualità e non si è più in grado di stare sul mercato. Quando si parla dell’educazione dei nostri figli e non possiamo assolutamente permetterci di abbassare la qualità.
La scelta è ricaduta sull’IC Bergamas prevedendone lo smembramento e sull’Istituto Roiano-Gretta, proponendone l’accorpamento con l’Istituto Margherita Hack. Il risultato in entrambi i casi non cambia perché questa decisione avrà delle ricadute molto pesanti per tutti:
● STUDENTI: le classi saranno necessariamente più affollate; molti progetti che al momento arricchiscono l’offerta formativa, prevedendo anche attività pomeridiane, non potranno essere più realizzati;
● FAMIGLIE: per molti la sede della segreteria sarà ubicata in luogo diverso dalla scuola frequentata e non riuscirà a offrire un servizio tempestivo e calato sulle reali e quotidiane necessità; me li vedo i genitori che, in permesso dal lavoro, sperano di avere capito bene in quale sede saranno presenti gli insegnanti per i colloqui.
● DOCENTI: l’organico diventerà unico con conseguente rimescolamento delle graduatorie, quindi la continuità didattica di certo avrà delle conseguenze. Insegnanti costretti a lavorare su più sedi condizionando la formazione dell’orario che dovrebbe piuttosto privilegiare la didattica. I professori non avranno con il dirigente un rapporto utile ad agevolare l’attività dei ragazzi e dovranno farsi carico di problemi che dovrebbe risolvere il dirigente per il semplice fatto che il Dirigente non c’è.
● DIRIGENTE: il dirigente scolastico non sarà presente nelle varie sedi in modo continuativo, le procedure saranno più lente mentre le numerose criticità del territorio e quindi della scuola hanno bisogno di decisioni spesso tempestive.
● SEGRETERIA: certa la riduzione del personale e la complicazione nella relazione con la realtà delle famiglie “fragili”.
● SOCIETA’: i rioni saranno privati di un presidio educativo indispensabile nella relazione con il territorio. Ne conseguiranno notevoli costi sociali.
Infine alcune domande:
1. Come è stata ripagata la scelta di impegno sociale dell’IC Bergamas che negli anni, a differenza di altri istituti, ha accolto numerosi studenti stranieri e che da sempre rappresenta un fondamentale presidio per il rione di San Giacomo?
2. Come è stato ripagato l’impegno dell’Istituto Roiano-Gretta, che alla scuola primaria Saba propone e gestisce il tempo pieno, utilissimo per le famiglie in cui i genitori lavorano? Ricordo anche che lo stesso Istituto è Centro Territoriale di Supporto all’Inclusione per tutta la provincia di Trieste, incarico su cui si è investito molto e che tuttora comporta un notevole dispendio di energie da parte dell’amministrazione scolastica.
3. In che modo questo dimensionamento, dettato solo da un miope risparmio economico, migliorerebbe l’apprendimento e la didattica? Unici punti di cui dovremmo tener conto nel momento in cui si parla di scuola.
E poi questa riforma viene dopo un recente concorso resosi necessario per la carenza di dirigenti scolastici. Ora che abbiamo i dirigenti, li tagliamo.
Senza parole.”
CIVICO ACQUARIO MARINO
Anche sull’argomento Civico Acquario, il comportamento dell’Assessore Lodi è stato lo stesso tenuto per la Commissione Trasparenza convocata per parlare del Tram di Opicina: non si è presentata.
E anche sull’Acquario vale la stessa riflessione fatta dal Presidente della Commissione Trasparenza Alberto Pasino, consigliere Lista Russo Punto Franco, in occasione dell’assenza dell’Assessore Lodi alla Commissione Trasparenza sul Tram di Opicina, perché ritiene che non sia il luogo deputato alla relativa discussione:
“La dichiarazione dell’Assessore Lodi impone una replica. L’art. 16 del RCC attribuisce alla “Commissione per la Trasparenza [ha] compiti inerenti l’attività propositiva per la più ampia attuazione dei diritti di accesso e di informazione dei cittadini così come previsto dalle disposizioni di Legge vigenti in materia” stabilendo altresì che “L’assessore competente ed il Direttore Generale o il dirigente incaricato provvedono a relazionare su eventuali ritardi o inefficienze dell’Amministrazione segnalate dalla Commissione per la Trasparenza o dai cittadini tramite l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, e sui correttivi predisposti”.
È la sola Commissione presieduta dall’opposizione ed ha perciò natura di organo di garanzia e controllo con competenze estese a tutti gli ambiti di intervento del Comune, come dimostrato dal fatto che in passato si è occupata, senza che mai gli Assessori competenti si sottraessero all’invito, per ben tre volte negli ultimi tre anni di Tramvia, oltreché della Sala Tripcovich e della Villa Haggincosta e dello Stadio Rocco, per limitarsi ad alcuni esempi. Fosse vera la tesi ora fatta propria dall’Assessore, ossia che la Commissione di garanzia e controllo possa occuparsi solo di materie non assegnate alle Commissioni presiedute dalla maggioranza (che coprono, ovviamente, tutti gli ambiti di intervento del Comune), essa non si riunirebbe mai.
La Commissione per la Trasparenza è uno spazio fondamentale di vita democratica del nostro Comune. Ostacolarne il funzionamento significa ledere in modo molto pericoloso i principi su cui si regge la civile convivenza della nostra comunità. Sostenere che gli spazi di confronto si esauriscano all’interno delle Commissioni presiedute dalla maggioranza, le quali si riuniscono – o non si riuniscono – alla luce delle specifiche ragioni di opportunità politica avvertite dalla maggioranza, è a tutto voler concedere molto ingenuo, e certamente grave per chiunque abbia a cuore la democrazia.
Il recente mutamento d’approccio segna un preoccupante precedente, ed invito il Presidente Panteca e l’Assessore Lodi a ponderare meditatamente gli effetti delle loro inopinate scelte.
INAGIBILITA' DELLO STADIO ROCCO
I concerti della scorsa estate hanno danneggiato il prato del campo. Nessun problema, in tutta Italia gli stadi ospitano eventi diversi dalle partite di calcio ma solo a Trieste sembra che questo sia un problema insormontabile! All’inizio del campionato le condizioni del manto erboso erano indecenti e pericolose per i giocatori. In sostanza, campo inagibile. L’unica soluzione è stata spostare le partite allo Stadio Omero Tognon di Fontanafredda (PN), a 135 km di distanza.
Dopo mesi di rimpallo di responsabilità, a ottobre 2023 è intervenuta la Regione stanziando 1,3 milioni di euro per risistemare il prato del campo di gioco.
COMMISSIONE TRASPARENZA SUL TRAM DI OPICINA
UNA GIUSTA VALUTAZIONE
Per questo, essendo rimasti inascoltati, i sindacati hanno indetto uno sciopero il 9 ottobre. Uno sciopero che metterebbe le famiglie in forte difficoltà. Ho provato a fare la mia parte e ho chiesto di convocare una commissione per trattare la questione. Gli assessori intervenuti hanno riconosciuto il problema e si sono impegnati per avviare a più presto un confronto. Speriamo ora che alle parole seguano i fatti.
Paolo Altin
𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗘 𝗗𝗜 𝗧𝗥𝗜𝗘𝗦𝗧𝗘: 𝗨𝗠𝗜𝗟𝗜𝗔𝗥𝗘 𝗜 𝗟𝗔𝗩𝗢𝗥𝗔𝗧𝗢𝗥𝗜 𝗘 𝗠𝗘𝗧𝗧𝗘𝗥𝗘 𝗜𝗡 𝗚𝗜𝗡𝗢𝗖𝗖𝗛𝗜𝗢 𝗟𝗘 𝗙𝗔𝗠𝗜𝗚𝗟𝗜𝗘
𝗣𝗜𝗔𝗭𝗭𝗔 𝗖𝗔𝗥𝗟𝗢 𝗔𝗟𝗕𝗘𝗥𝗧𝗢
A questo link il servizio realizzato da Telequattro https://telequattro.medianordest.it/…/trieste-la…/amp/
𝗖𝗔𝗢𝗦 𝗦𝗖𝗨𝗢𝗟𝗘 𝗔 𝗨𝗡 𝗠𝗘𝗦𝗘 𝗗𝗔𝗟𝗟'𝗜𝗡𝗭𝗜𝗢 𝗗𝗘𝗟𝗟'𝗔𝗡𝗡𝗢
𝗥𝗜𝗡𝗡𝗢𝗩𝗢 𝗣𝗥𝗘𝗦𝗜𝗗𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗘𝗦𝗔𝗧𝗧𝗢: 𝗩𝗜𝗡𝗖𝗘𝗥𝗔' 𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗠𝗣𝗘𝗧𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗢 𝗟𝗔 𝗧𝗘𝗦𝗦𝗘𝗥𝗔 𝗗𝗜 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗜𝗧𝗢?
Interventi sui ponti del Canal Grande
SCUOLA DUCA D'AOSTA
Il 23 marzo 2023 il capogruppo Lista Russo Punto Franco Paolo Altin ha depositato un’interrogazione agli Assessori competenti per chiedere un chiarimento rispetto alla situazione in cui si trova la “nuova” Scuola Duca d’Aosta di via Vespucci.
Sono passati oltre quattro anni da quando gli alunni e le alunne della Scuola hanno dovuto abbandonare la propria sede scolastica a causa di lavori urgenti.
I lavori dovrebbero essere quasi ultimati ma la struttura si trova in uno stato tale per cui non è possibile pensare ad un rientro degli allievi e delle allieve senza un rilevante intervento di ripristino da parte del Comune.
Possiamo ipotizzare che la struttura sia finalmente disponibile per l’inizio del nuovo anno scolastico a settembre 2023?
Un’eternità. Le responsabilità di questo ormai mitologico ritardo sono da attribuirsi, secondo l’Amministrazione Comunale, sempre ad altri soggetti. Perché quando c’è da attribuirsi un merito la Giunta si affretta a convocare conferenze stampa ma quando al contrario c’è da riconoscere delle responsabilità, si guarda sempre altrove