Alberto Pasino, Consigliere Comunale Lista Russo Punto Franco e Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Trieste nell’anno 2023

RELAZIONE DI ALBERTO PASINO SULLA COMMISSIONE TRASPARENZA

Con atto trasmesso al Presidente del Consiglio Comunale il 10 gennaio 2024, il Consigliere Comunale Lista Russo Punto Franco Alberto Pasino ha svolto la relazione prevista dal Regolamento consiliare per illustrare i contenuti dell’attività svolta nell’anno di sua presidenza della Commissione Trasparenza.
La relazione spiega le regole che hanno ispirato l’azione della Commissione, le attività specifiche che sono state svolte, gli ostacoli incontrati nel corso del cammino e le proposte perché simili impedimenti non abbiano nuovamente a esser frapposti alla sua attività.
Con oltre due mesi di ritardo rispetto alla sua presentazione, solo il 18 marzo, ne è stata calendarizzata la discussione in Consiglio, prevista dall’art. 15 co., 4 del Regolamento, il quale stabilisce che può essere illustrata per un tempo massimo di 20 minuti, seguendovi un dibattito in cui ciascun consigliere può intervenire, per un tempo massimo di 15 minuti complessivi per ciascun gruppo.
Per ragione di sintesi Alberto Pasino ha impiegato nell’esposizione al Consiglio meno tempo rispetto a quello assegnatogli, tralasciando ad esempio la parte relativa alla specifica esposizione delle singole sedute, essendone riferito nella relazione che i Consiglieri potevano consultare tra i materiali d’aula. Ne è seguito un breve dibattito in cui le forze d’opposizione hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto nel corso dell’anno. Poi è successa una cosa mai in precedenza avvenuta. Senza che ciò sia previsto da alcuna disposizione regolamentare il Presidente del Consiglio ha svolto una lunga e dettagliata controrelazione, addirittura prendendo posizione su aspetti che il Consigliere Pasino, per le citate ragioni di sintesi, non aveva illustrato.
Alcuni consiglieri sono usciti dall’aula, non senza rimarcare la gravità di quanto stava succedendo. Il Capogruppo Lista Russo Punto Franco Altin ha esortato il Presidente a dimettersi e il Presidente ha, incredibilmente, invitato i Vigili ad allontanarlo. Al Consigliere Lista Russo Punto Franco Sclip è stata negata la parola. Il Consigliere Adesso Trieste Laterza ha chiesto di parlare per mozione d’ordine, ma il Presidente Panteca ha interrotto i lavori. A nulla vale la giustificazione che questi ha portato a sostegno del suo estemporaneo intervento: dichiarando che esso era giustificato dal fatto d’esser stato attaccato ha fatto indiretto riferimento al fatto personale, che tuttavia è applicabile solo ai consiglieri e non anche al Presidente, concerne eventualità in cui l’attacco subito non abbia contenuto politico e, soprattutto, limita a due minuti l’intervento, limite ampiamente esondato da una relazione che ha preso il doppio del tempo della relazione del Consigliere Pasino.
La relazione di fine mandato del nostro consigliere si incentra sull’amore per le regole, regole che sono il presidio per il dialogo democratico e che nel corso del 2023 il Presidente del Consiglio ha sistematicamente violato, arrivando addirittura a minacciarlo, allorché si desiderava parlare in Trasparenza della questione Euro&Promos, di azione alla Corte dei Conti. E diversi esponenti della maggioranza, tra i quali un Assessore, si sono fatti scudo dei suoi errori interpretativi, per disertare gli inviti a relazionare in Commissione.
I fatti del Consiglio del 18 marzo sono il triste epilogo di una vicenda che offende chiunque abbia a cuore la democrazia. Il Presidente del Consiglio, arrogandosi in diritto di svolgere una controrelazione non prevista da alcuna norma, ha dimostrato che secondo lui l’arbitro, se non gradisce il risultato, può prendere la palla e giocare, cacciando dal campo quelli che egli ritiene essere i propri avversari. Così dimostrando non già di essere organo espressione della maggioranza, ma di essere il Presidente della maggioranza e di non meritare di esercitare la funzione improvvidamente assegnatagli nel 2021.
Se Mosca piange, Trieste non ride.

Dichiarazione di Alberto Pasino a Telequattro

Leggi la relazione qui


PRESIDENZA DELL'AUTORITA' PORTUALE

La nomina del successore di D’Agostino alla guida del Porto deve essere per legge improntata a criteri di comprovate competenza ed esperienza nel settore.

I consiglieri comunali di Lista Russo Punto Franco hanno presentato una mozione urgente in Comune perché il Sindaco e la Giunta sollecitino Governo e Presidente della Regione affinché la nomina di Commissario e quella del Presidente risponda a tali indefettibili criteri.

Occorre scongiurare che succeda di nuovo quanto già accaduto con la nomina di De Sanctis alla presidenza di Esatto, nomina per la quale non aveva i titoli…

Ma la nostra richiesta di urgenza è stata bocciata, così come quella della mozione Punto Franco sul Silos e della mozione Adesso Trieste e Punto Franco su Wartsila.
Allora quali saranno le urgenze della nostra città per questa Amministrazione?

Leggi la mozione qui


EMERGENZA SILOS

Nelle ultime settimane l’Amministrazione Comunale sembra essersi improvvisamente accorta della situazione di emergenza in cui versa il Silos.Sarà per l’appello lanciato al Presidente della Repubblica, sarà per la prossima visita del Papa, negli ultimi giorni il Sindaco ha dichiarato che i migranti verranno trasferiti all’Ostello Scout di Campo Sacro.Paolo Altin, Capogruppo Lista Russo Punto Franco, ha dichiarato: “La mia posizione su questa soluzione è critica.L’Ostello Scout rappresenta uno dei pochi luoghi per le attività all’aria aperta destinata ai ragazzi e giovani, scout e non scout. Ragazzi e giovani che dopo il periodo Covid hanno bisogno della nostra attenzione e della nostra vicinanza come non mai.Sottrarlo alle attività educativa, non è giusto. Lo si farebbe per una finalità nobile, certo. Ma non è giusto.E lo si vuole fare solamente perché rappresenta una “scorciatoia” per fare sì che né il Presidente Mattarella, ad aprile, né il Papa, a luglio, possano anche solo casualmente incappare nello scempio del Silos. Come si dice: “Occhio non vede…”.Dopo anni di inattività, questa è la soluzione. E io, nonostante sia una voce fuori dal coro, dico che non basta. Che non sono soddisfatto di chi amministra la mia Città. Che si può e si deve fare meglio.In sintesi, che per fare una cosa giusta non è necessario farne una sbagliata.

Link all’Appello al Presidente Mattarella

Link al servizio sulla Conferenza Stampa dell’opposizione di Trieste Café del 6 marzo


I consiglieri Punto Franco della VI circoscrizione al banchetto a S. Giovanni

SANITA' PUBBLICA

Punto Franco ha scelto di aderire alla proposta del Coordinamento per la Difesa della Sanità Pubblica a Trieste di essere presenti in piazza per informare su quanto sta cambiando e cambierà in seguito a importanti scelte di ASUGI, per allertare su rischi e criticità che via via si sono evidenziate pubblicamente sia nella sanità territoriale come in quella ospedaliera, ma anche per ascoltare i cittadini e denunciare le carenze, le difficoltà, le impossibilità di accedere al Sistema Sanitario pubblico e le spinte palesi a rivolgersi alla sanità privata.

I banchetti inizieranno il 12 marzo. Si terranno il martedì e il giovedì, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, e il sabato mattina, dalle 10 alle 12. Saranno Campo San Giacomo, Viale XX Settembre (zona fontana), Via Valmaura 7, Borgo San Sergio (piazza XXV aprile), P.le Gioberti (S. Giovanni), Piazza Tra i Rivi (Roiano)

Vi invitiamo anche a partecipare al sondaggio volto a valutare i servizi del sistema sanitario del nostro territorio. Le risposte ci aiuteranno a comprendere meglio le esigenze della comunità e ad identificare le aree in cui possiamo chiedere a chi governa la Regione di migliorare i servizi sanitari.

questionario


GUARDARE AL PROPRIO ORTO

In visita a Roma, il Sindaco Dipiazza non ha resistito alla tentazione di commentare la situazione in cui versano le strade di Roma con un post Facebook. Quello che ha tentato maldestramente di esprimere è davvero molto grave.

In primo luogo, è quantomeno imbarazzante che chi ha deliberatamente scelto di non fare nulla per i migranti del Silos pubblichi immagini di persone costrette a vivere sulla strada.

In secondo luogo, come può criticare marciapiedi sconnessi, lavori eterni, buche sulla strada di un’altra città vista la pessima situazione in cui versa la nostra Trieste.

Le segnalazioni che continuiamo a ricevere sono qui a ricordarlo!


«Per il mio compleanno, il 1 febbraio, ci sarà il tram»

Ripubblichiamo lo stesso post scritto un anno fa. Purtroppo nulla è cambiato. Se non l’allungarsi dei giorni di chiusura del servizio…

Era il 6 novembre 2021 quando il Sindaco Dipiazza dichiarava gaudente a Telequattro di volersi fare un regalo per il compleanno: la ripartenza del Tram di Opicina. Purtroppo il Sindaco si era dimenticato di indicarci l’anno in cui avrebbe festeggiato il genetliaco con la ripartenza del nostro tram.Anche questo 1° febbraio, speranzosi di essere nell’anno giusto, abbiamo atteso invano tram e Sindaco con una torta ma… al capolinea di Piazza Oberdan il nulla si è mosso.Mentre continuiamo ad aspettare il tram facciamo i nostri migliori auguri al Sindaco per i suoi 71 anni!!!

PS. Il nostro amato tram si è fermato il 16 agosto 2016 e da allora sono passati quasi otto anni. Un’eternità. Le responsabilità di questo ormai mitologico ritardo sono da attribuirsi, secondo l’Amministrazione Comunale, sempre ad altri soggetti. Perché quando c’è da attribuirsi un merito la Giunta si affretta a convocare conferenze stampa ma quando al contrario c’è da riconoscere delle responsabilità, si guarda sempre altrove

Servizio di Trieste Café


IL CASO ASILO DI ROIANO

Sono state aperte le iscrizioni ai nidi e alle scuole dell’infanzia comunali per l’anno 2024-2025 ma il nuovo asilo nido di Roiano che il sindaco, tronfio, ha definito “modernissimo” solo qualche giorno fa, non è tra le strutture a cui accedere.
A dicembre 2021 veniva dichiarato che la struttura sarebbe stata pronta a settembre 2022, con l’Assessore Lodi che ad ottobre affermava “il cantiere di Roiano non ci ha dato problemi (…) siamo in dirittura di arrivo”, mentre ci ritroviamo a gennaio 2024 senza sapere quale sarà con precisione il destino di questo asilo.
Con buona pace delle famiglie dei potenziali sessanta bambini e bambine che avrebbero trovato nella struttura un importante luogo di socialità e crescita.
Già ad agosto 2023 avevo chiesto quando l’asilo sarebbe stato aperto, depositando un’interrogazione. La risposta alla mia domanda da parte dell’assessore De Blasio non è ancora arrivata. Il 19 gennaio 2024 ho depositato una domanda di attualità che spero abbia maggiore fortuna.
Trovo che questo comportamento dell’Amministrazione Comunale rechi un grave danno alle famiglie che per l’ennesima volta devono cercare un servizio al di fuori del territorio in cui vivono, con i comprensibili disagi, come se già le fatiche della vita famigliare non fossero sufficienti.
Un altro elemento che desta preoccupazione riguarda il soggetto che gestirà questa struttura. Viene ipotizzata da alcuni una gestione completamente in appalto con personale esterno al Comune di Trieste. Una scelta che, se confermata, va contrastata duramente e che rischia di produrre ulteriori lavoratori sottopagati in un ambito così delicato come quello della cura e dell’educazione dei più piccoli.

Paolo Altin


STADIO ROCCO: CONCERTI O PLAY-OFF?

La Giunta non ne azzecca una e ormai il sindaco ha le allucinazioni. Già da qualche tempo i siti specializzati avevano annunciato la disponibilità dei biglietti per il concerto di Sfera Ebbasta a Lignano il 15 giugno. Del tutto improbabile, quindi, che la nostra Regione ospitasse due eventi a distanza così ravvicinata. La scelta di Lignano è indice del fatto che la “piazza” di Trieste sta risultando non più credibile per chi si occupa di grandi eventi. D’altra parte non gli si può dare torto: il Sindaco non ci ha ancora detto se i concerti di Ultimo e Pezzali si terranno come previsto oppure saranno annullati per fare post ai play-off. Si faccia chiarezza per rispetto dei tifosi e degli appassionati dei concerti.

Paolo Altin


MEGLIO TARDI CHE MAI

Non so cosa sia cambiato, o se quanto sta succedendo sia solo un caso, ma ormai il fenomeno è evidente a tutti.

Il repentino cambio di passo che da qualche tempo è stato adottato da chi amministra la città è tanto inaspettato, quanto gradito. Evidentemente si è capito che il coinvolgimento dei cittadini è un aspetto imprescindibile per chi si pone al servizio della collettività. Ed è così che da qualche tempo si sente parlare di sondaggi con oggetto le principali opere pubbliche da realizzare con finanziamenti pubblici.

Per ripensare la riviera di Barcola, Comune e Regione fanno addirittura a gara e ne propongono due diversi, segno che nessuno vuole rinunciare ad ascoltare la voce dei triestini e delle triestine. Non sembra vero! I prossimi sondaggi riguarderanno la volontà o meno di far ripartire il Tram di Opicina, pensare l’area del Porto Vecchio, la nuova piscina terapeutica, decidere come agire per migliorare le indegne condizioni di chi è costretto a passare le giornate nel Silos, gestire situazioni molto pesanti come i continui ridimensionamenti di scuola e sanità e addirittura se a giugno allo stadio Rocco si vogliono vedere i concerti o i play-off dell’Unione. Sondaggi molto attesi sono anche quelli che interesseranno ogni rione con l’obiettivo di provare a realizzare quello che serve davvero per il territorio, come ad esempio per tentare di gestire e dare vita alla nuova piazza di Roiano, l’ex Pavan a San Giacomo e al giardino di via San Michele. Non ci credo ma si vocifera anche di un sondaggio per cogliere le emozioni che provocano il passaggio in centro città dei magnifici e colorati TIR con le loro “lucete”.

Cambio di passo anche sull’ovovia, opera inutile e insostenibile, e per questo più discussa e divisiva. Essendosi resa conto della distanza tra intenzioni dichiarate e volontà popolare, inaspettatamente ma con grande senso di responsabilità l’Amministrazione Comunale ha deciso di fare propri i sondaggi esistenti che sono quello commissionato da Francesco Russo e condotto da Ixè e quello organizzato da Punto Franco.

E l’opera non si farà. Meglio tardi che mai.

Giorgio Sclip

Pubblicato su Il Piccolo – Rubrica Segnalazioni – del 15 gennaio 2024


INAGIBILITA' DI CAMPO COLOGNA

Quanto accaduto a Campo Cologna è l’ennesima prova del pessimo stato in cui versano gli impianti sportivi della città.

Ricordo che l’Atletica ha il terzo numero di tesserati dopo basket e pallavolo e solo a livello cittadino sono circa 2.600. Pertanto chi non potrà allenarsi a Campo Cologna necessariamente dovrà spostarsi al Grezar che si troverà probabilmente in sovraccarico.

Parlando poi del Grezar, l’omologazione della pista di atletica è scaduta il 23.11.2023 e l’anello non può essere utilizzato per competizioni ufficiali con un grave danno per le atlete e gli atleti che dovranno attendere mesi per il nuovo tracciato e ciò soltanto grazie ad un intervento della Regione che ancora una volta corre in soccorso di una Amministrazione Comunale che non fa i compiti per casa.

Da tempo viene segnalato, infine, il fatto che al Grezar non siano agibili gli spogliatoi e pare che il Comune giustifichi la situazione sostenendo che non ci sono i soldi per fare le pulizie.

Pochi giorni fa Dipiazza ha dichiarato che Trieste è una città che corre. Peccato che, lo dico con amarezza, a Trieste le gare di atletica non si possano fare.

Paolo Altin


SITUAZIONE SILOS

Mi fa piacere che l’aver per la prima volta portato rappresentanti del Consiglio comunale all’interno del Silos abbia aperto un dibattito forte attorno alle condizioni di vita indegne delle persone che vi pernottano.

Confido che la città sappia trovare una soluzione degna e coerente con le proprie radici cristiane.

Alberto Pasino


DIMESIONAMENTO SCOLASTICO

A giugno il Governo ha disposto il dimensionamento scolastico attraverso la riduzione degli istituti comprensivi. Molte regioni hanno presentato ricorso. Ma non la nostra. E il Comune ha semplicemente obbedito senza sollevare obiezioni.

Naturalmente come Lista Russo Punto Franco ci opponiamo a questo dimensionamento che ha pesanti ricadute su tutti: studenti, insegnanti, famiglie, dirigenti,…

Di seguito riportiamo l’intervento del Consigliere di Lista Russo Punto Franco Giorgio Sclip, durante il Consiglio Comunale del 20 novembre 2023.

“Marco ha tredici anni, e su di lui le conseguenze del periodo Covid si fanno ancora sentire. È molto chiuso e fa fatica a entrare in una relazione con i coetanei ai quali preferisce la compagnia del suo telefonino. La scuola è per lui l’unica occasione di incontro e di confronto con ragazzi della sua età. I professori hanno ben chiaro il problema e lavorano per creare intorno a lui situazioni che favoriscano l’incontro proponendo anche lavori di gruppo pomeridiani per lo svolgimento dei compiti a casa. Per gli insegnanti è lavoro supplementare che spesso non è né valutato né riconosciuto formalmente. Ma è fondamentale per far crescere questi ragazzi.

Con il decreto interministeriale n. 127 del 30.06.2023 il Governo ha disposto il dimensionamento scolastico attraverso la riduzione degli istituti comprensivi e quindi dei dirigenti scolastici. A livello nazionale si parla di 827 dirigenti in meno entro il triennio 2024-2027.

La nostra Regione ha accolto la decisione (ma siamo o non siamo una Regione a Statuto speciale?) a differenza di altre che hanno presentato ricorso, chiedendo al Comune di Trieste quali istituti coinvolgere. E il Comune ha semplicemente obbedito senza sollevare obiezioni.Ho sentito dire che i tagli sono un’opportunità.

Sono un ingegnere e osservo che durante i periodi di crisi industriale, se si vuole ripartire più forti di prima, bisogna investire non tagliare. Altrimenti si perde qualità e non si è più in grado di stare sul mercato. Quando si parla dell’educazione dei nostri figli e non possiamo assolutamente permetterci di abbassare la qualità.

La scelta è ricaduta sull’IC Bergamas prevedendone lo smembramento e sull’Istituto Roiano-Gretta, proponendone l’accorpamento con l’Istituto Margherita Hack. Il risultato in entrambi i casi non cambia perché questa decisione avrà delle ricadute molto pesanti per tutti:

STUDENTI: le classi saranno necessariamente più affollate; molti progetti che al momento arricchiscono l’offerta formativa, prevedendo anche attività pomeridiane, non potranno essere più realizzati;
FAMIGLIE: per molti la sede della segreteria sarà ubicata in luogo diverso dalla scuola frequentata e non riuscirà a offrire un servizio tempestivo e calato sulle reali e quotidiane necessità; me li vedo i genitori che, in permesso dal lavoro, sperano di avere capito bene in quale sede saranno presenti gli insegnanti per i colloqui.
DOCENTI: l’organico diventerà unico con conseguente rimescolamento delle graduatorie, quindi la continuità didattica di certo avrà delle conseguenze. Insegnanti costretti a lavorare su più sedi condizionando la formazione dell’orario che dovrebbe piuttosto privilegiare la didattica. I professori non avranno con il dirigente un rapporto utile ad agevolare l’attività dei ragazzi e dovranno farsi carico di problemi che dovrebbe risolvere il dirigente per il semplice fatto che il Dirigente non c’è.
DIRIGENTE: il dirigente scolastico non sarà presente nelle varie sedi in modo continuativo, le procedure saranno più lente mentre le numerose criticità del territorio e quindi della scuola hanno bisogno di decisioni spesso tempestive.
SEGRETERIA: certa la riduzione del personale e la complicazione nella relazione con la realtà delle famiglie “fragili”.
SOCIETA’: i rioni saranno privati di un presidio educativo indispensabile nella relazione con il territorio. Ne conseguiranno notevoli costi sociali.

Infine alcune domande:

1. Come è stata ripagata la scelta di impegno sociale dell’IC Bergamas che negli anni, a differenza di altri istituti, ha accolto numerosi studenti stranieri e che da sempre rappresenta un fondamentale presidio per il rione di San Giacomo?

2. Come è stato ripagato l’impegno dell’Istituto Roiano-Gretta, che alla scuola primaria Saba propone e gestisce il tempo pieno, utilissimo per le famiglie in cui i genitori lavorano? Ricordo anche che lo stesso Istituto è Centro Territoriale di Supporto all’Inclusione per tutta la provincia di Trieste, incarico su cui si è investito molto e che tuttora comporta un notevole dispendio di energie da parte dell’amministrazione scolastica.

3. In che modo questo dimensionamento, dettato solo da un miope risparmio economico, migliorerebbe l’apprendimento e la didattica? Unici punti di cui dovremmo tener conto nel momento in cui si parla di scuola.

E poi questa riforma viene dopo un recente concorso resosi necessario per la carenza di dirigenti scolastici. Ora che abbiamo i dirigenti, li tagliamo.

Senza parole.”


CIVICO ACQUARIO MARINO

Anche sull’argomento Civico Acquario, il comportamento dell’Assessore Lodi è stato lo stesso tenuto per la Commissione Trasparenza convocata per parlare del Tram di Opicina: non si è presentata.
E anche sull’Acquario vale la stessa riflessione fatta dal Presidente della Commissione Trasparenza Alberto Pasino, consigliere Lista Russo Punto Franco, in occasione dell’assenza dell’Assessore Lodi alla Commissione Trasparenza sul Tram di Opicina, perché ritiene che non sia il luogo deputato alla relativa discussione:
“La dichiarazione dell’Assessore Lodi impone una replica. L’art. 16 del RCC attribuisce alla “Commissione per la Trasparenza [ha] compiti inerenti l’attività propositiva per la più ampia attuazione dei diritti di accesso e di informazione dei cittadini così come previsto dalle disposizioni di Legge vigenti in materia” stabilendo altresì che “L’assessore competente ed il Direttore Generale o il dirigente incaricato provvedono a relazionare su eventuali ritardi o inefficienze dell’Amministrazione segnalate dalla Commissione per la Trasparenza o dai cittadini tramite l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, e sui correttivi predisposti”.
È la sola Commissione presieduta dall’opposizione ed ha perciò natura di organo di garanzia e controllo con competenze estese a tutti gli ambiti di intervento del Comune, come dimostrato dal fatto che in passato si è occupata, senza che mai gli Assessori competenti si sottraessero all’invito, per ben tre volte negli ultimi tre anni di Tramvia, oltreché della Sala Tripcovich e della Villa Haggincosta e dello Stadio Rocco, per limitarsi ad alcuni esempi. Fosse vera la tesi ora fatta propria dall’Assessore, ossia che la Commissione di garanzia e controllo possa occuparsi solo di materie non assegnate alle Commissioni presiedute dalla maggioranza (che coprono, ovviamente, tutti gli ambiti di intervento del Comune), essa non si riunirebbe mai.
La Commissione per la Trasparenza è uno spazio fondamentale di vita democratica del nostro Comune. Ostacolarne il funzionamento significa ledere in modo molto pericoloso i principi su cui si regge la civile convivenza della nostra comunità. Sostenere che gli spazi di confronto si esauriscano all’interno delle Commissioni presiedute dalla maggioranza, le quali si riuniscono – o non si riuniscono – alla luce delle specifiche ragioni di opportunità politica avvertite dalla maggioranza, è a tutto voler concedere molto ingenuo, e certamente grave per chiunque abbia a cuore la democrazia.
Il recente mutamento d’approccio segna un preoccupante precedente, ed invito il Presidente Panteca e l’Assessore Lodi a ponderare meditatamente gli effetti delle loro inopinate scelte.


INAGIBILITA' DELLO STADIO ROCCO

L’inadeguatezza dell’amministrazione comunale nella gestione dello stadio Nereo Rocco è palese.
I concerti della scorsa estate hanno danneggiato il prato del campo. Nessun problema, in tutta Italia gli stadi ospitano eventi diversi dalle partite di calcio ma  solo a Trieste sembra che questo sia un problema insormontabile! All’inizio del campionato le condizioni del manto erboso erano indecenti e pericolose per i giocatori. In sostanza, campo inagibile. L’unica soluzione è stata spostare le partite allo Stadio Omero Tognon di Fontanafredda (PN), a 135 km di distanza.
Dopo mesi di rimpallo di responsabilità, a ottobre 2023 è intervenuta la Regione stanziando 1,3 milioni di euro per risistemare il prato del campo di gioco.
Ma li ha assegnati alla Lega Nazionale Dilettanti che non sembra avere la struttura organizzativa e tecnica per gestire adeguatamente l’opera.
Probabilmente i soldi non sono stati dati direttamente al Comune perché lo stesso Comune di Trieste non è stato capace di tenere i tempi di nessuna opera pubblica annunciata negli ultimi anni. Basta guardare il tram, la piscina terapeutica, la galleria di Montebello, i ponti sul canale di Ponterosso.
Intanto la Triestina continua a giocare a Fontanafredda…

COMMISSIONE TRASPARENZA SUL TRAM DI OPICINA

Ci sarebbe piaciuto ascoltare le risposte dell’Assessore Lodi sulla situazione del Tram, fermo ormai da sette anni.
Ma l’Assessore non si è presentata, nascondendosi dietro una lettura infondata e strumentale del Regolamento comunale.
Gli elettori ne prenderanno nota.

UNA GIUSTA VALUTAZIONE

Da mesi i rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Area Educazione del Comune (sono più di 1.000), lamentano che le modalità di valutazione loro applicate siano inique rispetto a quelle di altri lavoratori comunali.
Per questo, essendo rimasti inascoltati, i sindacati hanno indetto uno sciopero il 9 ottobre. Uno sciopero che metterebbe le famiglie in forte difficoltà. Ho provato a fare la mia parte e ho chiesto di convocare una commissione per trattare la questione. Gli assessori intervenuti hanno riconosciuto il problema e si sono impegnati per avviare a più presto un confronto. Speriamo ora che alle parole seguano i fatti.
Paolo Altin

𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗘 𝗗𝗜 𝗧𝗥𝗜𝗘𝗦𝗧𝗘: 𝗨𝗠𝗜𝗟𝗜𝗔𝗥𝗘 𝗜 𝗟𝗔𝗩𝗢𝗥𝗔𝗧𝗢𝗥𝗜 𝗘 𝗠𝗘𝗧𝗧𝗘𝗥𝗘 𝗜𝗡 𝗚𝗜𝗡𝗢𝗖𝗖𝗛𝗜𝗢 𝗟𝗘 𝗙𝗔𝗠𝗜𝗚𝗟𝗜𝗘

Il 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗿𝗱𝗮𝗻𝘁𝗲 dei consiglieri che sostengono la Giunta di Roberto Dipiazza (interrotto solamente dalle consigliere Brandi e Declich) durante la Commissione che, su richiesta di Paolo Altin – capogruppo della Lista RUSSO Punto Franco, doveva discutere le 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗿𝗲𝗮 𝗘𝗱𝘂𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗧𝗿𝗶𝗲𝘀𝘁𝗲 non è riuscito a nascondere l’imbarazzo della stessa maggioranza per quanto sta accadendo
Parliamo di almeno 𝟭.𝟬𝟬𝟬 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 di cui 850 inseriti nelle 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 che ogni giorno accolgono e si prendono cura dei nostri figli e nipoti
𝗟𝘂𝗻𝗲𝗱𝗶̀ 𝟵 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗹𝗮𝗺𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗶𝗼𝗽𝗲𝗿𝗼 dei lavoratori dei Servizi educativi comunali con le pesanti conseguenze che questo tipo di azione comporterà: 𝗹𝗲 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲 𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗮𝗹𝘁𝗶 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗮𝗹𝗶 tra parenti, amici, babysitter, ferie e permessi, ritardi sul posto di lavoro. Quando, il secondo lunedì di ottobre, le famiglie triestine si troveranno in questa situazione, dovranno ringraziare 𝗹𝗮 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗗𝗶𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮, 𝗰𝗵𝗲 𝗲̀ 𝗹’𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝗲𝗻𝗱𝗼
Gli 𝗔𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗶 (𝗶𝗻)𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶 avevano mesi per rispondere alle richieste dei lavoratori, per trovare soluzioni e risolvere problemi noti da tempo. Questo dovrebbe essere il lavoro di chi ha l’onore di amministrare la città. Invece nulla!
Qui sotto il testo dell’intervento di Paolo Altin durante la II Commissione del 22 settembre. E’ un testo lungo ma ha il pregio di riassumere bene le motivazioni di questa agitazione.
𝘋𝘢 𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘪 𝘮𝘦𝘴𝘪 𝘪 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘈𝘳𝘦𝘢 𝘌𝘥𝘶𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘛𝘳𝘪𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘦𝘷𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘳𝘪𝘵𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢̀. 𝘗𝘢𝘳𝘭𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 1.000 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘪 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 850 𝘪𝘯𝘴𝘦𝘳𝘪𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦 – 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘴𝘤𝘰𝘯𝘰 𝘲𝘶𝘢𝘴𝘪 𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦. 𝘜𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘢𝘴𝘴𝘰𝘭𝘶𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘤𝘰.
𝘋𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘰 𝘴𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘦 𝘳𝘪𝘯𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘦, 𝘴𝘶 𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘪, 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘢𝘨𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪𝘴𝘤𝘶𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘰𝘨𝘨𝘪. 𝘈 𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘰, 𝘮𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘶𝘴𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦̀, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘢𝘭𝘦, 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘰 𝘷𝘦𝘳𝘨𝘰𝘨𝘯𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘦𝘥𝘶𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘊𝘰𝘮𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘐𝘯 𝘥𝘢𝘵𝘢 12 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦 𝘩𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘗𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘊𝘪𝘯𝘲𝘶𝘦𝘱𝘢𝘭𝘮𝘪 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘷𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘭𝘪. 𝘈 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘭𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘰 𝘮𝘢𝘪 𝘢𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢. 𝘚𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 – 𝘯𝘦𝘨𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 – 𝘤𝘩𝘦, 𝘢 𝘷𝘰𝘤𝘦, 𝘩𝘰 𝘥𝘰𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘢𝘭 𝘗𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘮𝘢𝘳𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘥𝘶𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘢𝘭𝘦. 𝘚𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘤𝘦𝘭𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘰 𝘢𝘯𝘵𝘪𝘥𝘦𝘮𝘰𝘤𝘳𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢. 𝘐𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘪 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘢𝘥 𝘶𝘯 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘦̀ 𝘴𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘭𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘢𝘳𝘴𝘰 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦.
𝘊𝘪𝘰̀ 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰, 𝘳𝘪𝘯𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘨𝘭𝘪 𝘈𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰𝘳𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘦𝘯𝘶𝘵𝘪 𝘦 𝘮𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘮𝘦𝘵𝘵𝘰, 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘳𝘧𝘦𝘵𝘵𝘰, 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘷𝘪𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰𝘵𝘵𝘪 𝘴𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘪, 𝘰𝘨𝘨𝘪, 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘤𝘪𝘰𝘱𝘦𝘳𝘰 𝘪𝘯𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 9 𝘰𝘵𝘵𝘰𝘣𝘳𝘦.
𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘊𝘰𝘮𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘥𝘶𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘊𝘰𝘯𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘊𝘢𝘱𝘪𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘵𝘪. 𝘌𝘳𝘢 𝘪𝘭 19.07.2023. 𝘐𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘥𝘦 𝘢𝘷𝘦𝘷𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘶𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘈𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘦𝘵𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘦𝘷𝘢, 𝘩𝘰 𝘳𝘪𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘰𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘐𝘐 𝘊𝘰𝘮𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦.
𝘗𝘢𝘳𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘢 𝘯𝘰𝘷𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦 2022 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘥𝘶𝘳𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘶𝘯 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘭𝘢 𝘗𝘳𝘦𝘧𝘦𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘪𝘯 𝘴𝘦𝘥𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘪𝘭𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘋𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘎𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘭𝘦, 𝘓𝘰𝘳𝘦𝘯𝘻𝘶𝘵, 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘢 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘷𝘦𝘯𝘪𝘷𝘢 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘨𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘦𝘤𝘤𝘦𝘭𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦. 𝘜𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘨𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘰̀ 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘦𝘯𝘪𝘷𝘢 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘪𝘧𝘰𝘳𝘮𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘮𝘢 𝘪𝘯 𝘮𝘢𝘯𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘥𝘪𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢 𝘥𝘪𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰. 𝘓𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘯𝘦𝘪 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘨𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘦𝘤𝘤𝘦𝘭𝘭𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭’80%, 𝘯𝘦𝘭 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘣𝘪𝘭𝘢𝘯𝘤𝘪𝘰 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘪𝘭 60%, 𝘪𝘯 𝘢𝘷𝘷𝘰𝘤𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘭’80%. 𝘐 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘦 𝘭𝘦 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘈𝘳𝘦𝘢 𝘌𝘥𝘶𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘤𝘦, 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘨𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘦𝘤𝘤𝘦𝘭𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘯𝘦𝘭 14% 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘢𝘭 5% 𝘴𝘦 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘢 𝘤𝘩𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘶𝘳𝘦 (𝘤𝘪𝘰𝘦̀ 𝘯𝘰𝘯 𝘪𝘯 𝘶𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰).
𝘐𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘛𝘳𝘪𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘪 𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘴𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘤𝘳𝘪𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘪? 𝘈𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰𝘳𝘦 𝘈𝘷𝘪𝘢𝘯, 𝘈𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰𝘳𝘦 𝘋𝘦 𝘉𝘭𝘢𝘴𝘪𝘰, 𝘴𝘪𝘦𝘵𝘦 𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘳𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢?
𝘜𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢, 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢, 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘭𝘪 𝘴𝘶 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘰𝘳𝘪𝘻𝘻𝘰𝘯𝘵𝘢𝘭𝘪. 𝘔𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘢𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰? 𝘐 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘨𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘰, 𝘯𝘦𝘭 𝘣𝘳𝘦𝘷𝘦 𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘦, 𝘢𝘥 𝘶𝘯 𝘮𝘪𝘯𝘰𝘳 𝘱𝘳𝘦𝘮𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘦, 𝘴𝘶𝘭 𝘭𝘶𝘯𝘨𝘰 𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘦, 𝘪𝘯𝘧𝘭𝘶𝘪𝘴𝘤𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘳𝘳𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘶𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘭 𝘱𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘪𝘢𝘭𝘪. 𝘌 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘪𝘭𝘰 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘰 𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰? 𝘐𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘰 𝘭𝘢 𝘧𝘳𝘶𝘴𝘵𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘦𝘨𝘩𝘪 𝘦 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘦𝘨𝘩𝘦 𝘥𝘰𝘷𝘳𝘢̀ 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰𝘴𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘢 𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘦 𝘥𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘳𝘦𝘴𝘢. 𝘐𝘭 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘮𝘢𝘨𝘢𝘳𝘪 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘮𝘱𝘢 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘴𝘪 𝘦𝘭𝘰𝘨𝘪𝘢 𝘭𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪 𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘪.
𝘛𝘰𝘳𝘯𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘰̀ 𝘢𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘪𝘯 𝘗𝘳𝘦𝘧𝘦𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢. 𝘐𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘥𝘦 𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘴𝘪 𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘢 𝘳𝘪𝘵𝘪𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘨𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘶𝘳𝘤𝘩𝘦̀ 𝘷𝘦𝘯𝘨𝘢 𝘢𝘴𝘴𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘭’𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘰𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘪𝘵𝘦𝘵𝘪𝘤𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘦𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘳𝘻𝘰 2023. 𝘌, 𝘥𝘪 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰, 𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘨𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘳𝘪𝘵𝘪𝘳𝘢𝘵𝘰.
𝘓’𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 31 𝘮𝘢𝘳𝘻𝘰. 𝘜𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘶𝘵𝘪𝘭𝘦. 𝘌 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘧𝘪𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘪𝘴𝘢. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘦̀, 𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢 𝘤𝘢𝘴𝘰, 𝘤𝘰𝘪𝘯𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘦 𝘥𝘶𝘦 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘰𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘱𝘰𝘵𝘶𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘳𝘦. 𝘌 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘦𝘳𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘰. 𝘚𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯’𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘮𝘢 𝘪𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢, 𝘦𝘷𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘦𝘥 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦. 𝘋𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰, 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘵𝘪 – 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘰𝘭𝘪𝘥𝘢𝘳𝘪𝘦𝘵𝘢̀ – 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰.
𝘝𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘳𝘪𝘢𝘱𝘦𝘳𝘵𝘰, 𝘥𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦, 𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘨𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘐𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘥𝘶𝘦 𝘥𝘢𝘵𝘦 𝘮𝘢 𝘦̀ 𝘵𝘢𝘳𝘥𝘪. 𝘓’𝘢𝘨𝘪𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦 𝘦 𝘪𝘭 5 𝘨𝘪𝘶𝘨𝘯𝘰 𝘴𝘤𝘢𝘵𝘵𝘢 𝘭𝘰 𝘴𝘤𝘪𝘰𝘱𝘦𝘳𝘰. 469 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘤𝘪𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘯𝘵𝘪, 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 250 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘪𝘰.
𝘝𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘨𝘪𝘶𝘨𝘯𝘰, 𝘥𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘮𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢, 𝘭’𝘈𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰𝘳𝘦 𝘈𝘷𝘪𝘢𝘯, 𝘴𝘶 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘵𝘪, 𝘭𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢. 𝘓’𝘦𝘴𝘪𝘵𝘰 𝘦̀ 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘭𝘰𝘤𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰. 𝘚𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘴𝘰𝘴𝘱𝘦𝘴𝘰. 𝘌 𝘥𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘳𝘢 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘯𝘶𝘭𝘭𝘢.
𝘈𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢, 𝘱𝘰𝘪, 𝘭’𝘢𝘶𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘊𝘰𝘯𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘊𝘢𝘱𝘪𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘪𝘭 19.07. 𝘐 𝘊𝘢𝘱𝘪𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘵𝘪. 𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘈𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘪𝘯𝘷𝘰𝘭𝘵𝘪 𝘦 𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘶𝘯𝘢𝘯𝘪𝘮𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘥𝘶𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘪. 𝘐𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰.
𝘚𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘭𝘶𝘨𝘭𝘪𝘰. 𝘐 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘈𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰𝘳𝘪 𝘈𝘷𝘪𝘢𝘯 𝘦 𝘋𝘦 𝘉𝘭𝘢𝘴𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘪𝘭 15 𝘢𝘨𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘳𝘢𝘴𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘶𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘥 𝘰𝘵𝘵𝘰𝘣𝘳𝘦 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘥𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘰 𝘥𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘭𝘶𝘥𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘪𝘭 31 𝘥𝘪𝘤𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦. 𝘜𝘯 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘰𝘯𝘨𝘪𝘶𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘤𝘪𝘰𝘱𝘦𝘳𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘢 𝘧𝘢𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘷𝘷𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘭𝘢𝘴𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦. 𝘕𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢.
𝘖𝘳𝘢, 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘰𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘴𝘰𝘳𝘨𝘦 𝘴𝘱𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘦𝘢 – 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘥𝘪𝘤𝘦𝘷𝘢 𝘈𝘯𝘵𝘰𝘯𝘪𝘰 𝘓𝘶𝘣𝘳𝘢𝘯𝘰. 𝘗𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘰𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘭𝘪? 𝘚𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘈𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰𝘳𝘪 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘪, 𝘦𝘥 𝘦𝘷𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘭𝘰 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰, 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘢𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘭𝘢𝘵𝘦 𝘤𝘳𝘪𝘵𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢̀ 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦̀ 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘯𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯𝘥𝘶𝘤𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘭𝘪 𝘢 𝘥𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘶𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘤𝘪𝘰𝘱𝘦𝘳𝘰?
𝘐𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘪𝘭𝘭𝘶𝘴𝘵𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘩𝘢 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘤𝘪𝘰𝘱𝘦𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘵𝘪𝘱𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦 𝘵𝘳𝘪𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘦. 𝘐𝘭 𝘥𝘪𝘴𝘢𝘨𝘪𝘰 𝘦̀ 𝘦𝘯𝘰𝘳𝘮𝘦. 𝘓𝘰 𝘴𝘮𝘢𝘳𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘦̀ 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘢𝘴𝘴𝘰𝘭𝘶𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦. 𝘎𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘴𝘢𝘳𝘢̀ 𝘭𝘢 𝘳𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳 𝘢𝘳𝘳𝘢𝘣𝘣𝘢𝘵𝘵𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘣𝘢𝘣𝘺𝘴𝘪𝘵𝘵𝘦𝘳, 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘷𝘢𝘭𝘦𝘯𝘥𝘰𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘧𝘦𝘳𝘪𝘦 𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘮𝘦𝘴𝘴𝘪, 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘘𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘴𝘢𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪 𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘱𝘰𝘭𝘪𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰?
𝘗𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦̀ 𝘥𝘰𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘰? 𝘊𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘥𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘪𝘭𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘰𝘳𝘴𝘦, 𝘥𝘢 𝘶𝘯 𝘭𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘛𝘳𝘪𝘦𝘴𝘵𝘦, 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘭𝘪? 𝘌̀ 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘥𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘈𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘰𝘳𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘦𝘯𝘶𝘵𝘪 𝘰𝘨𝘨𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘢𝘧𝘧𝘪𝘯𝘤𝘩𝘦̀ 𝘷𝘪 𝘴𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢𝘯𝘦 𝘭’𝘢𝘷𝘷𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘵𝘢𝘷𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘢𝘭𝘪?

𝗣𝗜𝗔𝗭𝗭𝗔 𝗖𝗔𝗥𝗟𝗢 𝗔𝗟𝗕𝗘𝗥𝗧𝗢

Ecco un’altra, purtroppo l’ennesima, incompiuta della Giunta Dipiazza. Fulcro del rione di San Vito, Piazza Carlo Alberto è uno dei tanti esempi di 𝗶𝗻𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 e di 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗲.Stando agli 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶 del Comune, i lavori di riqualificazione sarebbero dovuti partire 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹’𝗮𝘂𝘁𝘂𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟮. Un secondo annuncio ipotizzava l’inizio del cantiere per la 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮𝘃𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟯…La primavera è passata e si sta concludendo anche l’estate 𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻 𝗣𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗖𝗮𝗿𝗹𝗼 𝗔𝗹𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗰’𝗲̀ 𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮.La situazione, purtroppo ben nota ai residenti di San Vito, è stata raccontata alla stampa, lo scorso 31 agosto, dalla capogruppo della Lista RUSSO Punto Franco in IV circoscrizione Martina Machnich e dal consigliere comunale Giorgio Sclip.
A questo link il servizio realizzato da Telequattro https://telequattro.medianordest.it/…/trieste-la…/amp/

𝗖𝗔𝗢𝗦 𝗦𝗖𝗨𝗢𝗟𝗘 𝗔 𝗨𝗡 𝗠𝗘𝗦𝗘 𝗗𝗔𝗟𝗟'𝗜𝗡𝗭𝗜𝗢 𝗗𝗘𝗟𝗟'𝗔𝗡𝗡𝗢

Tra poco più di un mese i nostri ragazzi torneranno sui banchi di scuola e all’asilo ma 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗼𝘀 𝗿𝗲𝗴𝗻𝗮.Con una conferenza stampa, il 27 luglio 2023, i consiglieri comunali della Lista RUSSO Punto Franco e PD Trieste hanno voluto far emergere l’ennesima 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗮𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 (𝗺𝗮𝗹)𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮 𝗶𝗹 Comune di Trieste.Troppe sono ancora le domande alle quali 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗳𝗼𝗿𝗻𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮: dai 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶, per ora solo promessi con gli scuolabus, 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 nelle nuove sedi temporanee.Non c’è chiarezza nemmeno sui 𝗺𝗼𝗱𝘂𝗹𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗮𝗯𝗯𝗿𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶 che dovranno ospitare i bambini dei nidi La Nuvola e Semidimela: 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗮𝗺𝗶𝘁𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗼̀, 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮, 𝗻𝗼𝗻 𝗰’𝗲̀ 𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮!Per non parlare poi dei timori sull’asilo 𝗻𝗶𝗱𝗼 𝗱𝗶 Roiano: 𝗱𝗼𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗮 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟮, ma non sappiamo ancora se sarà in funzione per l’anno educativo che sta per aprirsi.Qui il link al servizio di Telequattro https://telequattro.medianordest.it/…/trieste-caos…/

𝗥𝗜𝗡𝗡𝗢𝗩𝗢 𝗣𝗥𝗘𝗦𝗜𝗗𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗘𝗦𝗔𝗧𝗧𝗢: 𝗩𝗜𝗡𝗖𝗘𝗥𝗔' 𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗠𝗣𝗘𝗧𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗢 𝗟𝗔 𝗧𝗘𝗦𝗦𝗘𝗥𝗔 𝗗𝗜 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗜𝗧𝗢?

In queste ore verrà scelta la figura che presiederà 𝗘𝗦𝗔𝗧𝗧𝗢 𝗦𝗣𝗔, la società 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝟭𝟬𝟬% dal Comune di Trieste che gestisce la riscossione dei vari tributi comunali.Per rivestire questo ruolo, lo stesso 𝗦𝘁𝗮𝘁𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗘𝗦𝗔𝗧𝗧𝗢 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗲𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝘁𝗶 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗶𝗻𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 che sembrerebbero 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗶 qualora si dovesse confermare l’intenzione di indicare alla guida della società il nome di 𝗗𝗲 𝗦𝗮𝗻𝗰𝘁𝗶𝘀, 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝘂𝗴𝗴𝗶𝗮 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮 𝗟𝗲𝗴𝗮 (il suo CV è pubblicato a questo link bit.ly/3qDYmtS ).𝗠𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶 𝗿𝗲𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝘁𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗶?L’articolo 12 dello Statuto dice che questi devono essere «𝘤𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘦𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘴𝘴𝘪𝘷𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘶𝘯 𝘵𝘳𝘪𝘦𝘯𝘯𝘪𝘰 𝘪𝘯 𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘦𝘵𝘢̀ 𝘱𝘳𝘪𝘷𝘢𝘵𝘦 𝘰 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘨𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘳𝘪𝘢, 𝘰 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘪𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢, 𝘰 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢, 𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘥𝘪 𝘨𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘵𝘦, 𝘱𝘦𝘳 𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘪 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘧𝘧𝘪𝘥𝘢𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘦𝘵𝘢̀, 𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘴𝘷𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘶𝘯 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘲𝘶𝘦𝘯𝘯𝘪𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘢𝘯𝘰 𝘭’𝘪𝘴𝘤𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘣𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪 𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘪 𝘪𝘯 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘪𝘦 𝘨𝘪𝘶𝘳𝘪𝘥𝘪𝘤𝘰 𝘦𝘤𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘥𝘰𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘵𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘢 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘪𝘯 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘪𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘪𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢, 𝘰𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘤𝘦𝘯𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢 𝘭𝘪𝘷𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘶𝘯𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘪𝘯 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘪𝘦 𝘨𝘪𝘶𝘳𝘪𝘥𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘰 𝘦𝘤𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘤𝘩𝘦».𝗜𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗼 𝗦𝘁𝗮𝘁𝘂𝘁𝗼 𝗲 𝗶𝗹 𝗖𝗩 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝘀𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗲𝘂𝗳𝗲𝗺𝗶𝘀𝗺𝗼, 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮̀.Accanto l’articolo del quotidiano Il Piccolo con le dichiarazioni dei consiglieri comunali della Lista RUSSO Punto Franco Paolo Altin e Alberto Pasino.

Interventi sui ponti del Canal Grande

A 𝗳𝗲𝗯𝗯𝗿𝗮𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟮 l’Assessore Savino, esponente della Giunta Dipiazza, 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗻𝗰𝗶𝗮𝘃𝗮 𝗹’𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝟰.𝟱 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 da investire sui ponti del Canal Grande e sul viadotto di Via Brigata Casale.Nel Bilancio del Comune di Trieste i contributi annunciati a febbraio 2022 vengono annotati per 𝟭.𝟮 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟯 e 𝟭.𝟴 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟰.𝗚𝗶𝗮̀ 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟬 era stata emessa una prima ordinanza che imponeva il 𝗱𝗶𝘃𝗶𝗲𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗮𝗻𝘀𝗶𝘁𝗼 per i mezzi pesanti sui ponti Verde e Bianco. Segue poi il 𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗳𝗮𝗹𝗹𝗶𝘁𝗼 di svuotamento del Canale (𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮𝘁𝗲? 𝗲𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟭 https://ilpiccolo.gelocal.it/…/trieste-ultimi… ) che sarebbe già 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗶 𝘁𝗿𝗶𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗶 𝟯𝟲𝟲 𝗺𝗶𝗹𝗮 𝗲𝘂𝗿𝗼.Ora siamo a 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯 e 𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗲̀: 𝗦𝗜 𝗥𝗜𝗣𝗔𝗥𝗧𝗘 𝗗𝗔 𝗭𝗘𝗥𝗢.Da 𝙛𝙖𝙧 𝙚 𝙙𝙞𝙨𝙛𝙖𝙧 𝙭𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤 𝙪𝙣 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙖𝙧 a 𝙘𝙞𝙘𝙘𝙞𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙭𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙗𝙖𝙧𝙘𝙖, i detti popolari si sprecano…i triestini, nel frattempo, ringraziano mentre saranno costretti nuovamente a mettere mano al portafogli.

SCUOLA DUCA D'AOSTA

Il 23 marzo 2023 il capogruppo Lista Russo Punto Franco Paolo Altin ha depositato un’interrogazione agli Assessori competenti per chiedere un chiarimento rispetto alla situazione in cui si trova la “nuova” Scuola Duca d’Aosta di via Vespucci.

Sono passati oltre quattro anni da quando gli alunni e le alunne della Scuola hanno dovuto abbandonare la propria sede scolastica a causa di lavori urgenti.

I lavori dovrebbero essere quasi ultimati ma la struttura si trova in uno stato tale per cui non è possibile pensare ad un rientro degli allievi e delle allieve senza un rilevante intervento di ripristino da parte del Comune.

Possiamo ipotizzare che la struttura sia finalmente disponibile per l’inizio del nuovo anno scolastico a settembre 2023?


«Per il mio compleanno, il 1 febbraio, ci sarà il tram»
Era il 𝟲 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟭 quando il Sindaco Dipiazza dichiarava gaudente a Telequattro di volersi fare un regalo per il compleanno: 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗿𝗮𝗺 di Opicina
Purtroppo il Sindaco si era 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗰𝗮𝗿𝗰𝗶 𝗹’𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗴𝗲𝗻𝗲𝘁𝗹𝗶𝗮𝗰𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗺
Anche questo 𝟭° 𝗳𝗲𝗯𝗯𝗿𝗮𝗶𝗼, speranzosi di essere nell’anno giusto, 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗲𝘀𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗮𝗻𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗺 𝗲 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗺𝗮… al capolinea di Piazza Oberdan il nulla si è mosso
𝗠𝗲𝗻𝘁𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗱 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗿𝗮𝗺 facciamo i nostri migliori auguri al Sindaco per i suoi 70 anni!!!
𝐏.𝐒. Il nostro amato tram si è fermato il 16 agosto 2016 e da allora sono passati quasi sette anni; per l’esattezza sono

Un’eternità. Le responsabilità di questo ormai mitologico ritardo sono da attribuirsi, secondo l’Amministrazione Comunale, sempre ad altri soggetti. Perché quando c’è da attribuirsi un merito la Giunta si affretta a convocare conferenze stampa ma quando al contrario c’è da riconoscere delle responsabilità, si guarda sempre altrove